Molti credono che la libertà di espressione del pensiero, garantita dall’art. 21 della Costituzione, consenta qualsiasi tipo di manifestazione delle proprie idee ed opinioni.
In realtà di diritto di esprimersi liberamente non coincide con la possibilità di dire, scrivere qualunque cosa passi per la testa, tantomeno di promuovere ideologie contrarie a diritti universalmente riconosciuti, di divulgare informazioni false, etc…
Innanzitutto ci sono dei limiti di BUON COSTUME ed ORDINE PUBBLICO, in cui si ricomprende tutto ciò che turba la collettività, in particolare il comune senso del pudore e la pubblica decenza, ed anche ciò che mina l’ordine giudiziario, il prestigio delle istituzioni, le esigenze di giustizia.
Inoltre ci sono dei limiti derivanti dal combinato delle norme costituzionali con quelle sovranazionali.
Mi capita spesso di spiegare ai clienti che non è ammissibile insultare gli altri, neppure se hanno commesso dei reati: capita spesso, in particolare sui social, che le persone si lancino in invettive contro criminali (ma anche banalmente contro personaggi famosi), dando vita a shitstorm ingestibili. In questo articolo avevo parlato proprio della diffamazione aggravata: https://avvsarabattistini.it/diritto-penale/la-diffamazione-via-social-quando-si-configura-e-come-punita/
In questo invece https://avvsarabattistini.it/attualita/i-social-sono-strumenti-di-offesa-o-di-difesa/ avevo illustrato altri delitti che possono essere commessi tramite internet, nell’erronea convinzione di esercitare un proprio diritto: se penso di poter inviare centinaia di messaggi a qualcuno, per dimostare il mio amore, sto invece commettendo il reato di stalking; se diffondo in una chat di amici delle foto intime altrui, sto commettendo il reato di illecita diffusione di immagini e video sessualmente espliciti.
Il principio di base è molto semplice e banale: i propri diritti terminano dove iniziano quelli degli altri.
Basterebbe dunque appplicare questa elementare norma di equilibrio e ragionevolezza per evitare di trovarsi in situazioni illecite.
Il tema mi sta molto a cuore e ne avevo parlato anche in questo articolo https://avvsarabattistini.it/attualita/la-liberta-di-manifestazione-del-pensiero/, dove mi riferivo a coloro che portano avanti istanze razziste, sessiste, maschiliste ed omofobe (i cosiddetti reati di opinione), sostenendo di essere liberi di farlo. Così non è per fortuna, perchè non si possono violare diritti costituzionalmente protetti, invocando un altro diritto.
In questa epoca dove si è perso ogni scrupolo morale e dove le regole civili del buon senso e dell’educazione sono fuori moda, è opportuno riflettere su quanto possiamo contribuire nel nostro piccolo, con le nostre singole azioni per riportare rispetto e valore nelle relaioni e nei rappporti interpersonali.
Esprimere la propria opinione è importante, soprattutto se si dissente dalla maggioranza perchè la democrazia si fonda sulle diverse voci di tutti: ma è altrettanto importante contribuire alla costruzione del dialogo in modo civile e maturo, perchè quando si smette di confrontarsi in modo evoluto, si torna inevitabilmente allo scontro primitivo, che degenera poi in scontro fisico/armato. E le guerre attualmente in atti, cosi vicine a noi, ne sono un esempio lampante.
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