Se volete sporgere querela è fondamentale che sappiate che c’è un breve termine per esercitare questo diritto e dovete tenerlo a mente, soprattutto se siete in dubbio se procedere o meno per vie legali: potrebbero infatti trascorrere i giorni e spirare con essi la possibilità di querelare.
IL TERMINE PER PRESENTARE UNA QUERELA È DI 3 MESI DA QUANDO SI HA CONOSCENZA DEL FATTO DI REATO.
Questo termine riguarda solo alcuni reati.
Infatti i reati si distinguono in PROCEDIBILI D’UFFICIO o PROCEDIBILI A QUERELA.
- La procedibilità d’ufficio è riservata a quelli più gravi, per i quali l’autorità giudiziaria procede senza la necessità che la persona offesa sporga querela. Ad esempio lesioni gravi, sequestro, strage, associazione a delinquere, etc …
- La procedibilità a querela è riservata invece ai reati meno gravi, per cui è necessaria una querela della persona offesa. Ad esempio la truffa semplice, la minaccia, la diffamazione, la violenza privata, etc….
Dunque per i reati procedibili a querela si deve presentare QUERELA entro tre mesi.
Per i reati procedibili d’ufficio si potrà fare una DENUNCIA in qualsiasi momento, senza limite di tempo.
La scelta del regime di procedibilità di un reato è affidata a “valutazioni discrezionali del legislatore, che presuppongono bilanciamenti di interessi e opzioni di politica criminale” (come ha chiarito la Corte costituzionale).
Nel tempo la società cambia ed il diritto si evolve e mutano le pene, i reati, le procedibilità.
Infatti con la recente Riforma Cartabia (a questo link un ulteriore approfondimento sul tema: https://avvsarabattistini.it/procedura-penale/la-riforma-cartabia/) molti reati sono diventati procedibili a querela: lo scopo perseguito in questi caso è alleggerire il carico dei processi penali nei tribunali, sperando che gli avvocati risolvano stragiudizialmente le diatribe dei loro clienti tramite offerte di risarcimento in cambio delle remissioni di querela.
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