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COME SI ORGANIZZA UN CONVEGNO?

24 Ottobre 2024

Vi siete mai chiesti come si organizza un convegno? Chi decide il titolo, gli argomenti ed i relatori?

Ebbene, l’8 novembre si svolgerà un interessante convegno sulle esecuzioni mobiliari, che è stato ideato dalla Camera civile (https://www.cameracivilepistoia.it/), assieme alla Fondazione forense (https://www.avvocatipistoia.it/fondazione-e-scuola-forense): entrambi gli organismi avevano pensato infatti che sarebbe stato utile esaminare le modifiche derivanti dalla riforma Cartabia sul processo esecutivo.

  • Io, quale membro della Camera civile, avevo sollecitato un evento in tema di digitalizzazione della procedura, e quindi sono stata immediatamente coinvolta per preparare un intervento su questo argomento.
  • Alla Fondazione forense avevano già contattato gli Ufficiali giudiziari di Pistoia per avere chiarimenti e delucidazioni in merito ai nuovi adempimenti da svolgere presso di loro.
  • Abbiamo quindi unito i nostri intendimenti ed abbiamo deciso di organizzare un convegno sulle espropriazioni mobiliari, dalle notifiche alla conclusione della procedura: io ho suggerito di seguire proprio un iter logico che ripercorresse i varii passaggi ed è stato dunque naturale coinvolgere anche i giudici che si occupano delle esecuzioni.
  • Abbiamo deciso di interpellare sia quelli del nostro foro, che quelli del foro di Prato, in cui spesso ci troviamo ad operare anche noi pistoiesi, data la contiguità territoriale.

Nello specifico io ho organizzato il mio intervento, confrontandomi con la Dirigente dell’ufficio degli Ufficiali giudiziari di Pistoia: faremo quindi un confronto diretto sulle difficoltà pratiche più frequenti, su come bypassarle, sulle differenze di approccio dei varii fori e sulle prassi virtuose per coordinarsi nell’interazione.

L’innovazione tecnologica è infatti un prezioso strumento per migliorare l’efficienza degli avvocati e di tutti gli operatori del diritto, ma ad oggi i programmi, le piattaforme, i servizi informatici ministeriali sono poco performanti su molti aspetti e purtroppo, anziché agevolarci, creano problemi e ritardi non indifferenti per una gestione ottimale del carico di lavoro.

Infatti si arriva spesso all’estremo paradosso di essere noi operatori del diritto a piegarsi alle macchine, piuttosto che il contrario: la tecnologia in un certo senso ci agevola, ma per altro verso risulta spesso un ennesimo ostacolo burocratico, allorchè anzichè alleggerire i nostri ademimenti li aumenta a dismisura, dovendo noi ad esempio compilare un’infinità di campi obbligatori quando prepariamo le famose buste telematiche.

Per spiegare in concreto la questione:

  1. prima dovevamo andare fisicamente presso l’Ufficio notifiche e pignoramenti per chiedere una notifica o un pignoramento; occorreva quindi organizzare un’uscita dallo studio al Tribunale per un singolo adempimento (solitamente come è ovvio, cerchiamo di ottimizzare questi accessi in modo da fare più attività nella stessa occasione).
  2. Ora invece possiamo chiedere le notifiche o i pignoramenti in via telematica, ma dobbiamo predisporre una busta virtuale che contiene la nostra istanza; e per generare questa busta abbiamo dovuto munirci di programmi appositi, che creino la busta con tutti i requisiti digitali richiesti dai portali ministeriali che le ricevono, le prendono in carico e le gestiscono, inviandole nei singoli uffici.

Ebbene, la preparazione della busta è talmente complicata e ostica da farci perdere lo stesso tempo che impiegavamo per uscire dai nostri studi e recarci fisiacamente all’UNEP: infatti i programmi non sono intuitivi, nè chiari, anzi molte volte si deve andare per tentativi nel cercare la corretta soluzione.

Pertanto attività che prima potevano essere svolte da segretari o praticanti, ora devono essere svolte in proprio da noi avvocati, con tutto ciò che ne consegue in termini di tempo: se devo impiegare un’ora per creare una busta, avrò un’ora in meno per dedicarmi ai clienti, a riceverli, studiare i loro casi, redigere gli atti,…

La mia relazione nel convegno svilupperà questo argomento, dando spunti pratici e -spero- utili ai colleghi, e illustrando ai magistrati la nostra virtuale corsa ad ostacoli telematici!

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