Nell’esercizio della propria attività professionale si possono commettere degli errori, che possono configurarsi anche come reati ed avere quindi conseguenze molto significative.

Infatti dalla commissione di un reato deriva un procedimento penale e, in caso di esito negativo del processo, anche una condanna, che rimane poi sulla fedina penale.

Laddove l’errore professionale non sconfini nella fattispecie penale, può comunque generare una responsabilità civile o disciplinare/deontologica, portando quindi nel primo caso a dover risarcire i danni procurati e nel secondo ad essere passiili di sanzioni specifiche nel proprio ambito professionale.

Per valutare se un errore professionale sia reato occorre valutare se la fattispecie rientra tra quelle previste dal codice penale e/o dalle leggi penali.

Assume inoltre un rilievo fondamentale la distinzione tra COLPA e DOLO, perchè di conseguenza si modula differentemente la relativa pena: è dunque necessario sottoporre le situazioni ad un’accurata analisi giuridica per valutare se l’eventuale reato è colposo o doloso.

• COLPA: Si ha quando l’errore deriva da negligenza, imprudenza o imperizia, oppure dalla violazione di norme specifiche. Ad esempio, un medico che somministra un farmaco senza accertare eventuali allergie del paziente potrebbe essere accusato di lesioni colpose, oppure di omicidio colposo se l’allergia cagiona la morte del paziente.
• DOLO: Si verifica quando il professionista agisce con la consapevolezza e la volontà di commettere un illecito, ad esempio un commercialista che redige volontariamente bilanci falsi per frodare il fisco.

Come prevenire il rischio penale?

Il mio consiglio, magari banale e scontato, è quello di cercare sempre di aggiornare le proprie competenze professionali, di adottare protocolli di lavoro e best practice, di confrontarsi con colleghi e consultare esperti in caso di incertezze.

Inoltre ritengo fondamentale munirsi di assicurazione: nonostante infatti l’assicurazione professionale sia ormai da molti anni obbligatoria – proprio per tutelare l’utenza dai danni provocati dagli errori professionali -, ancora moltissimi professionisti non stipulano un’assicurazione.

Questo, in alcune professioni è addirittura un illecito deontologico, ma è in assoluto un comportamento molto grave a livello non solo lavorativo ma anche morale, perchè denota una scarsissima consapevolezza dei danni che si possono causare e della responsabilità che si assume quando si accetta un incarico.